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Quali connotati assume la democrazia in riferimento ai diritti dell'uomo e al costituzionalismo liberale? È concepibile una politica senza una base etica? In che modo si può tentare di superare la crisi che attraversano la politica e la società? Come affrontare un potere che tradisce i principi e valori costituzionali e trascura le questioni fondamentali dell'uomo e le molteplici emergenze del Paese? Recuperando e rielaborando contributi precedenti, l'autore sintetizza in questo volume le direttrici fondamentali del proprio pensiero sulla democrazia, sui diritti dell'uomo e sull'idea di giustizia, creduta e testimoniata per tanti anni come magistrato. L'autore sembra voler lasciare ai lettori la testimonianza di un lungo percorso di giudice penale e di vita dedicati alla realizzazione dei principi costituzionali. È questo il tentativo di offrire una rinnovata comprensione ontologica dei diritti umani ed è l'affermazione della necessità di farci carico del destino del nostro Paese in questa "rinnovata barbarie dal volto umano" che caratterizza una politica lontana dai principi di uguaglianza, divisione dei poteri e legalità, incomprensibili in un'autentica democrazia.